Atletica Fiamme Cremisi, Intervista esclusiva a Fulvio Cantarutti, autore del gemellaggio sportivo SanVito- Nagyatad
La notissima squadra Atletica Fiamme Cremisi, oggi 31 ottobre alle ore 15.30 presso la frazione Rosa di San Vito al Tagliamento inaugura percorsi permanenti di Cross Country e di Stretching come ampliamento del “Campus Gallo Cedrone”.
L’Atletica Fiamme Cremisi è stata protagonista, in particolare, di una trasferta indimenticabile in terra Ungherese dove è nata una collaborazione ed un gemellaggio fraterno con l'eXtremeMan di Nagyatad del Presidente Gyula Herr.
Il gemellaggio è stato fortemente voluto e realizzato grazie all’impegno ed alla determinazione di Fulvio Cantarutti che, dopo anni di passione dedicati allo sport ed al superamento dei propri limiti fisici e mentali, ci ha rilasciato un’intervista esclusiva.
Fulvio, le tue imprese sportive sono tante, ma una in particolare è stato l’inizio di un susseguirsi di eventi che porta ancora oggi i suoi frutti, il Gemellaggio Fiamme Cremisi - Extrememan Sanvito Nagyatad International. Ci parli di questa prima esperienza in Ungheria?
Nel 2011, quando avevo già superato i 50 anni, ho deciso di sfidarmi e partecipare da solo alla Balaton Szupermaraton. Si tratta di una gara di corsa estrema perché lunga 200 km, intorno al lago Balaton, vicino Siofok in Ungheria. La gara si divide in quattro giornate e si può svolgere individualmente oltre che a staffetta. Il mio obiettivo era di portare a termine la mezza supermaratona lunga 100 km.
Come è nata l’idea del gemellaggio?
Durante il primo giorno di corsa incontrai Fiore, padovano di Conselve: accompagnava in bicicletta un gruppo di suoi concittadini che partecipavano alla gara in gemellaggio a dei corridori ungheresi di Jászberény. Si è subito accesa dentro di me una lampadina, perché San Vito al Tagliamento era, guarda caso, già gemellato, a livello culturale-amministrativo, ma non sportivo, con una cittadina ungherese, Nagyatad.
E quella lampadina è rimasta accesa fino a casa?
Certamente! Una volta tornato a casa, cerco di capire come si potesse procedere. Ma brancolavo nel buio finché non scopro che proprio a Nagyatad esiste un gruppo di triathlon, guidato dal medico chirurgo Gyula Herr, che svolge soprattutto gare di Ironman (3,8 km di nuoto + 180 km di bicicletta + una maratona di corsa). Mi è sembrato subito un segno del destino e proposi ai miei compagni di squadra di tornare insieme alla Balaton Szupermaraton in gemellaggio con questi grandi atleti. Era però ancora soltanto un’idea… Infatti. Non era facile organizzare una gara con atleti che non si conoscono. Il mio riferimento in Ungheria era l’interprete Maria Papicsne Antal, che però non era riuscita a darmi molte informazioni sul gruppo sportivo cittadino. Passano i mesi e, per sbloccare questa situazione, nel novembre 2013, decido di andare personalmente in Ungheria.
Com’è andata la visita a Nagyatad?
Mi presento all’appuntamento con Istvan Ormai, sindaco di Nagyatad, con una lettera di presentazione del Sindaco di San Vito Di Bisceglie. Il sindaco è subito rimasto entusiasta dell’idea, perché i tempi erano giusti e c’erano tutti i presupposti per procedere con successo. Mi sarei dovuto coordinare con Gyula Herr, presidente del gruppo che organizza una gara di Ironman: l’ExtremeMan Nagytad.
E l’incontro con Gyula?
Essendo entrambi sportivi, ho portato a Gyula le magliette e i gadjets delle Fiamme Cremisi. La cosa lo ha davvero commosso. Mi ha abbracciato ed ha ricambiato il dono con le loro magliette “finisher eXtremeMan”. Con lui è nato subito un grande feeling e mi ha dato conferma della loro partecipazione alla Supermarathon di marzo 2014, a patto che la squadra sanvitese partecipasse nel luglio successivo all’ExtremeMan Nagytad. Quando un presidente di quel calibro mi ha dato la sua parola, ho capito che ormai l’idea era diventata praticamente realtà.
In queste occasioni si generano spesso dei forti legami…
Con Gyula c’è stata subito una grande intesa che dura ancora oggi. Ed anche con Tunde Bonczok, la proprietaria dell’albergo in cui ero alloggiato nella città di Siofok, è nata subito un’amicizia. Anche lei partecipava alla Balaton Supermarathon insieme alla sua amica del cuore e atleta Krisztina Kalman e perciò decisi di coinvolgerle nel nostro gruppo. Forse per la passione comune per la corsa, o forse per i valori sportivi condivisi, più di una volta durante questa vicenda mi è capitato di incontrare persone con cui si è creato subito una grande sintonia, come quella fra persone che si conoscono da sempre.