"Nuovo" Pordenone: la ripartenza dalla Promozione non piace alle altre Società della Regione
L'annuncio di Giapaolo Zanotel sulla ripartenza dal campionato di Promozione del nuovo sodalizio che prenderà il posto del Pordenone Calcio fa discutere. E a tanti non piace assolutamente. A margine, sui social comincia già a serpeggiare il malumore per la stagione che verrà. Motivo? L’inserimento in surplus d’ufficio, deciso a Roma, del nuovo Pordenone.
Nelle ultime ore, il tam tam attraverso i social e le chat di whatsapp del calcio regionale si è fatto insistente. Le polemiche non hanno tardato a svilupparsi: c'è chi richiede che il nuovo sodalizio pordenonese sia collocato nella Terza categoria, che verrà ripristinata nella prossima stagione sportiva. Regolamento alla mano, il caso è complicato, perché non risulta esserci una regola precisa da applicare in situazioni del genere. Anche perché l'iniziativa che è stata promossa da Gianpaolo Zanotel, rappresenta una nuova società, con un codice di affiliazione diverso da quello del Pordenone Calcio di Mauro Lovisa. L’art.13 comma 2 dello Statuto della Federcalcio, dedicato all’Ordinamento del Giuoco e dei Campionati, dice che "La FIGC disciplina l’affiliazione delle società e definisce, d’intesa con le Leghe interessate e sentite le Componenti tecniche, l’ordinamento dei campionati. La FIGC stabilisce i criteri di formulazione delle classifiche e di omologazione dei risultati; decide sull’assegnazione del titolo di campione d’Italia e ratifica le promozioni e le retrocessioni di serie; assicura gli strumenti finanziari ed organizzativi necessari all’espletamento della giustizia sportiva e della funzione arbitrale".
E' dunque la Federcalcio che decide e, per prassi, le Società che hanno preso il posto di sodalizi falliti o comunque spariti sono sempre ripartite dalle ultime categorie. Prassi, però, non significa necessariamente norma di legge da applicare. In questo caso appare chiaro che, contrariamente al dettato giurisprudenziale, la prassi è diventata fonte di diritto. Per prassi amministrativa s'intende la "condotta uniforme di alcuni uffici, prodotta in seguito ad un processo di standardizzazione di certi procedimenti amministrativi ed osservata in quanto ritenuta la più adatta ed opportuna, senza tuttavia ritenerla doverosa ed obbligatoria".
In Friuli Venezia Giulia, la storia recente dice che sono tutte ripartite dalla categoria più bassa piazze storiche come Sacilese, Manzanese, Cormonese, due volte l'UFM Monfalcone. Ci sono, però, diversi esempi di società iscritte in sovrannumero in categorie più alte. Atalanta e Juventus hanno iscritto le proprie formazioni under 23 in serie C: in questo caso, il codice societario è lo stesso, così come capita per la squadra B del Torre Pordenone, in 2° Categoria. Inoltre, appare evidente che proprio il termine "piazza" rappresenta un elemento rilevante, perché un patrimonio di passione sportiva e di interesse generale va sempre preservato dalle Istituzioni: il caso della Reggina, del Parma e di altre realtà di alto profilo sono sotto gli occhi di tutti e sono tutte ripartite da categorie ben superiori rispetto alla Terza. Per conto, il Chievo Verona è ripartito dalla 3° Categoria. Insomma: la regola non c'è e la prassi dice che il Pordenone dovrebbe ripartire (forse) dalla Terza, giocando in ogni caso al Velodromo Bottecchia.
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