Pordenone Fc: i 4 candidati al Comune si impegnano per una struttura in grado di ospitare anche i ramarri

Dopo il grande ciclo del presidente Lovisa,scoppia nuovamente la nuova passione per i colori neroverdi. Ma c’è un ostacolo da affrontare: il nuovo stadio. Lo farà il prossimo sindaco? La risposta ai quattro candidati.
NICOLA CONFICONI - «Pur avendo giocato nelle giovanili del Torre, ieri in via Peruzza ho gioito per la promozione del Pordenone che mio nonno ha allenato alla fine degli anni ‘50. Anche durante il percorso che ci ha visto salire in Serie B era partita la corsa al nuovo stadio. Poi, però, nonostante fiumi di parole nulla si è concretizzato con i ramarri costretti a migrare prima a Udine, quindi a Lignano e Fontanafredda. Stante la prevista copertura del velodromo dedicato a Ottavio Bottecchia, che 100 anni fa vinse per la seconda volta il Tour De France, valuteremo eventuali proposte di costru- zione di un nuovo stadio a Pordenone. Il nostro impegno, va anche alla manutenzione straordinaria degli impianti sportivi, un’esigenza molto sentita dalle associazioni che li gestiscono facendo risparmiare il Comune».
ALESSANDRO BASSO - «Non è una provocazione o una semplice buttata elettorale - esordisce il candidato del Centrodestra - ma è un'idea seria su cui sto già lavorando e che sono convinto si possa realizzare. Grazie al ruolo di consigliere regionale ho potuto già iniziare a tessere la tela con il presidente Fedriga e gli assessori Anzil e Amirante. Parliamo di un nuovo stadio, un'opera di rilievo sotto vari punti di vista in primis, ovviamente, quello economico e la Regione necessariamente dovrà essere coinvolta durante tutto il percorso. Non sarà però una mera struttura di appoggio sportivo, ma dovrà essere in grado di ospitare eventi, concerti così da dare lustro a tutta la città legando il mondo sportivo a quello musicale e culturale. In questo modo Pordenone compirà quel definitivo salto di categoria che le consentirà di divenire meta per gli appassionati di gruppi musicali di rilievo. Finalmente il velodromo sarà consacrato per ciò che deve essere, punto di riferimento per il ciclismo potendo ospitare competizioni sovranazionali. Il movimento legato alle due ruote è da sempre molto sentito in questo territorio, basti pensare alla Pordenone Pedala o al Giro d'Italia che tante volte è partito da qui». E dove il nuovo stadio? Basso non ha dubbi. «In Comina, luogo perfetto per creare anche i necessari parcheggi e la viabilità necessaria a ospitare il grande pubblico».
MARCO SALVADOR - «È il momento di guardare avanti e dare il via a un grande progetto per lo sport e la comunità: la realizzazione di un nuovo stadio moderno, multifunzionale e capace di ospitare non solo eventi sportivi, ma anche concerti, manifestazioni culturali e appuntamenti internazionali. Una struttura all’avanguardia che diventerà un simbolo per la nostra città. Grande attenzione sarà rivolta anche al Torre Calcio, l’altra squadra storica della città. Sosterremo il suo sviluppo e provvederemo al rifacimento in sintetico del campo principale, garantendo così una struttura moderna e adeguata alle esigenze di atleti e tifosi. Parallelamente, ci impegniamo a migliorare e potenziare gli impianti esistenti. Il Velodromo Bottecchia sarà og- getto di un intervento strategico per la sua copertura e l’ampliamento della capacità ricettiva, trasformandolo in un impianto adatto a competizioni di livello mondiale. Vogliamo garantire a tutti i cittadini l’accesso a strutture moderne ed efficienti, favorendo la convivenza tra le diverse discipline sportive senza distinzioni».
ANNA CIRIANI - «Gli impianti sportivi, considerati come grandi opere infrastrutturali, difficilmente possono essere collocati tra le priorità per la città e per i cittadini. Ciò nonostante lo sport e il benessere rappresentano un punto importante per delineare un'immagine marcata di una città vincente, completa in ogni sua parte, proiettata al futuro e all'attività sportiva. Per tale ragione, la città e i cittadini di Pordenone uno stadio se lo meritano. Ancor di più lo merita la società calcistica che negli anni passati ha dimostrato di poter raggiungere importanti traguardi. La promozione in Eccellenza è una dimostrazione di resilienza che va premiata. Tra i fondi pubblici e i finanziamenti provenienti da una cordata di imprenditori, si potrebbe reperire il denaro necessario per portare avanti il progetto di fattibilità. Ritengo sia realizzabile uno stadio moderno, capiente fino a 30 mila spettatori, con copertura mobile. La struttura dovrebbe essere realizzata nell'area di Pordenone Sud, nelle immediate vicinanze all'uscita autostradale. Un impianto sportivo del genere sarebbe utilissimo anche per i grandi eventi musicali e potrebbe essere usato anche per altre discipline sportive, come l'atletica leggera».