Guinnes dei primati delle Fiamme Cremisi sul Piave

Il sodalizio festeggia il suo 30° compleanno con 85 metri di Tricolore che ha unito le due sponde del fiume sacro alla Patria
17.05.2018 21:02 di  Daniela Acciardi   vedi letture
Fiamme Cremisi
Fiamme Cremisi

Oltre 150 Cremisini – atleti in rappresentanza di un movimento sportivo radicato sull’intero territorio nazionale al trentesimo anno dalla fondazione – hanno lasciato un segno indelebile al raduno nazionale dei bersaglieri tenutosi lo scorso week end a San Donà di Piave.

Una pennellata tricolore – una bandiera di 85 metri – si è mossa portata di corsa lungo i 4 km della grande sfilata. «Ma quanto è lunga!», questa l’espressione entusiasta ricorrente dei radunisti plaudenti ai bordi del percorso, affollato da oltre centomila presenze.

Un evento nell’evento. Tre i momenti suggestivi dall’alto contenuto simbolico e patriottico che ne hanno caratterizzato il percorso. Il passaggio sul ponte di barche sul Piave dal Genio Pontieri dell’Esercito di Piacenza varato per l’occasione; quello sul ponte in ferro tra Musile e San Donà; ed infine il passaggio davanti alle tribune di fronte alle più alte Autorità civili e militari dello Stato.

È il Presidente Generale Pio Langella a ricordare le motivazioni profonde alla base dell’iniziativa, da lui rinominata PIAVE NOSTRUM, che era preceduta dalle bande musicali di USA, Francia, Ungheria, e Scozia. «Unire le due sponde del fiume della Patria con il drappo tricolore per testimoniare quanto lo sport possa unire i popoli nei luoghi ove la storia li ha visti divisi», queste le sue parole.

Ma cosa sono le Fiamme Cremisi? «una federazione sportiva che si ispira al principio bersaglieresco di fare “Sport fino alla frenesia”, fatti salvi quelli prioritari della dedizione alla famiglia, allo studio ed al lavoro». Quale la sua caratteristica? «Quella di avere messo in osmosi il mondo militare con quello della società civile e delle Associazioni d’Arma, attraverso un rapporto armonico sviluppato in attività sportive amatoriali praticate nel tempo libero».

La bandiera era sostenuta in particolare dallo straordinario gruppo dirigenti dell’atletica leggera, del tiro con l’arco, del triathlon, del nordic walking, del tiro e della compagnia soft air «Quis Ultra».

A precederla i cremisini che hanno conseguito titoli italiani o internazionali e i simpatizzanti. In testa la squadra del RUGY DELTA ROVIGO, da anni ai vertici nazionali.

Atleti che, come per la nazionale, scendono in campo caricandosi con le note del Flik – Flok; nel loro logo il profilo del bersagliere!

Per una meta all’ultimo minuto di gioco quest’anno ai play off si sono giocati la finale al massimo livello d’eccellenza. È il caso di dire “Mancò la fortuna non il valore!”.

L’alfiere delle Fiamme Cremisi è Il karateka MARIO CIMINIELLO, che già Medaglia d’Oro categoria Allievi, al primo anno nella categoria Cadetti, la settimana scorsa ad Ostia ha conquistato la Medaglia di Bronzo.

BEATRICE CAL Campionessa Italiana di tandem MOUNTAIN BIKE, 11 titoli italiani e due tappe coppa Europa per donne non vedenti. Ottima Studentessa all’Università di Udine, è guidata dalla compagna GIOVANNA TROLDI.

La squadra plurititolata Campione italiana di handbike «BASKET E NON SOLO» della Presidente cav. PAOLA ZELANDA.

FRANCESCO PECORARO, ottavo in Italia al tiro con la carabina.

E MARCO GOSPARINI già nella nazionale di TIRO CON L’ARCO.

Le FIAMME CREMISI “TROFEO REGINA” della sezione di Legnano formata da ciclisti ufficiali, sottufficiali e bersaglieri in congedo nati nel 1982.

Presidente il Gen. GIANNI CAMPOPIANO.

ELISA OCCHETTI, Campionessa ITA interforze tiro al Piattello.

Gli ultramaratoneti MASSIMO MARTELLA e SARA DELL’ASEN, compagni nello sport come nella vita, nonché sul podio nazionale della 24 ore.

La squadra femminile di CALCIO A 5 SERIE C1 FIAMME CREMISI fresche vincitrici dei play off della FIGC CAMPANIA.

DANIELE BELLITTO, l’atleta non udente Leader maratoneta e delle vette del Nepal.

A chiudere il passaggio di quest’onda cremisi PIO LANGELLA, accompagnato da una figura di bersagliere di grande tradizione familiare, affermatosi nella vita come imprenditore già consigliere nazionale: ITALO PILENGA. Ha reso possibile con la sua generosità questa iniziativa dove la memoria la si è voluta coniugarla con l’immagine per trasmettere alle giovani generazioni come anche attraverso lo sport si possono abbattere le frontiere e costruire ponti.