Pordenone Fc: con il Torre la storia neroverde al Bottecchia, ma anche la politica

17.11.2024 11:18 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Pordenone Fc: con il Torre la storia neroverde al Bottecchia, ma anche la politica

La storia insegna che i derby sono sempre una partita a sè. In Italia, come nel resto d'Europa e del Mondo. E come a Pordenone con un derby cittadino che manca al Bottecchia, in Promozione, dalla stagione 2004-05. I ramarri superarono i viola 2-1 per effetto delle reti in rimonta di Ledda e Franco Martin che risposero al vantaggio ospite di Busaglia bissando così il successo esterno dell'andata pervenuto al comunale di via Peruzza. Il Pordenone Fc lo vuole trasformare in un evento da ricordare per tutti i tifosi e la città. Per questo ha deciso di invitare alla partita coloro che abbiano vestito la maglia neroverde negli anni.

Biglietterie aperte dalle 13. È consigliato arrivare con congruo anticipo, per comodità di parcheggio, accesso (la Tribuna andrà sicuramente esaurita ben prima del calcio d’inizio) e per vivere le emozioni - alle 14 - dell’iniziativa “Rivestiamola - Neroverdi per sempre” con oltre 50 ex ramarri. E nel post gara “terzo tempo” con pasta e porchetta per tutti, al chiosco della Tribuna.

"Lavoriamo da settimane all'oganizzazione di questo evento importante per il club. Il nostro obiettivo è dare continuità a una storia gloriosa, di oltre 104 anni".

Ha spiegato Claudio Canzian sull'iniziativa "Rivestiamola - Neroverdi per sempre". Al Bottecchia infatti si rivedranno tanti storici ex. I primi a dare conferma sono stati Burrai, Bassoli e Zammarini. Con molta probabilità si rivedranno Maccan, Careri, Nichele, Mattielig, Semenzato, Bombagi, Magnino e tanti altri. Ci saranno anche Marzio Giordano e Del Grosso rispettivamente fratello e suocero di Michele (anche lui un ex) tecnico a Torre da 15 anni che ritroverà - sulla panchina opposta - il suo grande amico Fabio Campaner. Tanti invece non potranno partecipare perchè legati agli impegni dei loro attuali club come Tita Da Pieve, Roberto Pitton, Giulio Franco Martin, etc.

"Per noi sarà una gara tosta più del solito - ha ammesso Caio tornando al match - con il Torre intenzionato a non sfigurare in una gara ad alti contenuti emotivi. Mi auguro tuttavia che vinca il fair play".

Un derby di tale portata affascina non solo gli sportivi ma anche la politica locale. Uno dei primi a garantire la presenza è stato Walter De Bortoli. L'assessore allo sport assisterà match in tribuna assieme al consigliere regionale Alessandro Basso, tra i probabili candidati a sindaco di Pordenone.

"Il derby tra due delle più importanti realtà sportive calcistiche cittadine è motivo di grande orgoglio per la nostra amministrazione". - ha sottolineato De Bortoli - "Sul rettangolo del Bottecchia si affrontano il Torre, società con 50 anni di storia ed un grande gruppo di dirigenti e volontari capace negli anni di costruire uno uno dei settori giovanili più forti del territorio, e il nuovo Pordenone nato dalla volontà di un nuovo gruppo imprenditoriale per riportare in alto i colori neroverdi con una politica sostenibile che coinvolge la città e che mira sicuramente a palcoscenici superiori. Al di là del risultato che determinerà il campo, oggi vince lo sport, segno che negli anni abbiamo lavorato bene. Sono entrambe nel mio cuore che oggi sportivamente si deve dividere a metà. E a tal proposito mi chiedo: perchè due realtà del genere non hanno un impianto di gioco? Oggi il mio principale obiettivo è dotare la città di uno stadio e farò del mio meglio per realizzare un impianto da destinare esclusivamente al calcio. Pordenone città lo merita".

In gradinata ci sarà invece come sempre il deputato Emanuele Loperfido, con un passato da giocatore dilettante e che ha vissuto le sorprendenti gesta dei ramarri professionisti degli ultimi anni fra gli ultras, passando per la delusione del fallimento del vecchio sodalizio alla rinascita dei giorni odierni con il nuovo sodalizio che ha riacceso i cuori neroverdi.

"Sono emozionatissimo come se fosse una sfida di altre categorie. La temperatura percepita al Bottecchia sarà sicuramente più calda di quella dell'aria di questo inizio autunno". - ha detto Lopez, appellativo degli amici della “curva” - "Confido in una sfida avvincente, con gol, emozioni e sportività. Pranzerò assieme amici della gradinata e poi al Bottecchia, a piedi o in bici, sciarpa al collo, a gridare Forza PN allo stadio!"

Per altri impegni istituzionali non ci sarà il sindaco reggente di Pordenone Alberto Parigi.

"Il derby a Pordenone significa storia, radici, tradizioni e “pordenonesita’. E’ simbolo di amore per il calcio e di senso di appartenenza per un territorio. Due cose - sottolinea - che spesso stanno assieme e vanno di pari passo. Due frazioni di diverso colore sportivo ma unite nella quotidianità comunale, orgoglio per tutta la nostra amministrazione. Mi auguro che lo si viva con entusiasmo e passione genuine, senza eccessi, che vada oltre alle fedi calcistiche".

Non mancheranno di certo con il loro posto in prima fila sulle nuvole, figure che tanto hanno amato i colori neroverdi e che il club ha voluto recentemente ricordare: Gianpaolo Leonardi per anni segretario del club e creatore di un database storico dei ramarri, Lauro Canese iconico portierone neroverde scomparso da poco, Toni Bozzo e Papu Brusadin che al velodromo erano di casa.