Due quarti orrendi, poi il Pienne rialza la testa e batte Lugo

Friuladria Pienne-Orva Lugo 66-61 (10-17, 28-38, 47-46)
Entrambe le squadre arrivano non al meglio alla sfida. A Lugo manca il miglior terminale offensivo, Pederzini, messo fuori gioco dalla febbre. Il Pienne ha passato una settimana molto complicata, senza mai un allenamento con tutti gli effettivi a disposizione. Gli acciacchi fisici non giustificano i primi due quarti dei padroni di casa, assolutamente irriconoscibili. Il quintetto iniziale dei pordenonesi è composto da capitan Colamarino, Di Prampero nel ruolo di guardie, Nobile play e i due veterani Ferrari e Zambon a dare centimetri. Gli esperti romagnoli schierano il play Ruini, Montanari, la guardia 1995 Bertocco, Villani e la torre Farioli. I padroni di casa hanno difficoltà incredibili a trovare canestro, e non difendono come sanno. Lugo fa male dalla lunga distanza, ma non approfitta a pieno delle pecche dei padroni di casa, non piazzando un allungo che potrebbe tagliare le gambe al Pienne. All’intervallo lungo gli ospiti conducono per 38-28. Mentre i biancorossi riordinano le idee in spogliatoio, sul parquet arriva il momento della hall of fame, con la consegna della targa a Sandro Sambin, ex giocatore, allenatore e dirigente pordenonese. Con la maglia di Pordenone (Romolo Marchi prima, Postalmobili poi), Sandro ha giocato tutte le categorie possibili, dalla Promozione alla serie A. Alla ripresa della gara è un’altra musica, la serata negativa in attacco non diventa splendida, ma i biancorossi iniziano a difendere ed alzano il livello di intensità. Per contro Lugo comincia a tirare il fiato; la panchina ospite è corta, e pesa la situazione falli, a partire dall’esperto Ruini, arrivato presto alle quattro infrazioni. Finalmente Pordenone mette il muso avanti con un tiro di Zambon (43-42), concludendo poi il quarto a più uno (47-46). Oggettivamente la partita non è bella, ma sicuramente non risparmia emozioni al numeroso pubblico. L’ultimo parziale inizia ancora nel segno dell’equilibrio, le bombe di Colamarino e una tripla di Varuzza sembrano indirizzare la gara verso i padroni di casa, ma proprio il capitano manca il tiro da tre del probabile ko a termine di una delle più belle azioni della partita. Si era sul più nove per il Pienne (60-51) a -2’24’’. Lugo si porta a meno quattro con due liberi di Montanari e la tripla di Ruini. Il numero 6 biancoverde colpisce Palombita, ed esce per cinque falli. Dalla riga della carità il triestino fa uno su due, e sul ribaltamento di fronte gli arbitri fischiano un antisportivo piuttosto severo a Colamarino. Ancora Montanari fa 2 su 2. Si va sul 61-58 con Lugo palla in mano. A 48’’ dalla fine, Farioli sbaglia la tripla del pareggio, ed inizia la serie di falli sistematici da parte degli ospiti. Nobile è freddissimo ai liberi, segnandone 4 su 4. Nel mezzo ci sta ancora un tiro da tre dei romagnoli, con Montanari, ma il Pienne riesce a strappare questi due punti pesantissimi, ancora più importanti tenendo conto della prestazione insufficiente dei primi due quarti. Ai ragazzi di Ciocca va dato il merito di essere riusciti a cambiare una gara nata male. Merita una menzione Michele Ferrari: dopo la prova “monstre” di Bologna un’altra gara maiuscola, con 18 punti (8 su 14 da due) e 40 minuti in campo! In sala stampa queste le dichiarazioni dei due coach, partendo dall’ospite Marco Ortasi: “Dopo i primi due quarti abbiamo perso lucidità, siamo calati e le rotazioni non ci hanno aiutato. Inoltre Pordenone è entrata con un altro piglio. Mi preoccupa il fatto di arrivare spesso poco lucidi nei finali di partita, alcuni nostri giocatori molto esperti compiono inspiegabili errori nei momenti chiave.” Come vede questo campionato, e quali squadre ritiene che arriveranno a giocarsi la promozione? “Il livello del campionato si è ulteriormente alzato rispetto lo scorso anno, abbiamo perso Legnano, ma trovato Cento e Fortitudo. Dalla Dnc sono salite formazioni forti, come Bergamo e Crema. Inoltre molte squadre, come lo stesso Pienne, hanno mantenuto l’ossatura ed il coach della scorsa stagione. La favorita, per profondità del roster, è Udine, poi c’è Bologna, con il suo pubblico incredibile. Bisognerà vedere chi arriverà alla fine con più gambe”. Cesare Ciocca temeva molto la partita con Lugo: “Oggi abbiamo trovato una squadra reduce da cinque sconfitta di fila, alcune della quali molto rocambolesche. Una squadra con giocatori esperti e molti forti, che cercava di rialzare la testa. L’assenza di Pederzini, paradossalmente, ci ha destabilizzato, portando i miei giocatori ad entrare in campo senza la giusta intensità e con troppa sicurezza di sé. L’inizio è stato orribile, siamo stati bravi a rialzarci. Per noi è più probabile vincere mantenendo il punteggio sotto i 70 punti, piuttosto che sopra gli 80, come è successo con Udine e Bologna. Per vincere dobbiamo difendere. Siamo riusciti a farlo dal terzo quarto, mettendo in atto il piano settimanale che prevedeva intensità. E’ stata una settimana complicata, con molti ragazzi che non sono riusciti ad allenarsi e questi sono punti importanti che ci avvicinano ulteriormente all’obiettivo salvezza. Per fare un ulteriore passo avanti dobbiamo ripartire dal gioco della seconda parte di questa partita.” Il coach pordenonese vuole di più da Di Prampero e Visentin: “Federico e Vittorio si allenano sempre alla grande, non risparmiandosi mai. Poi in campo entrano con paura. Devono capire che in questo campionato ci stanno benissimo, devono convincersene e dimostrarlo.” Vista la trasformazione del Pienne al rientro dagli spogliatoio, viene chiesto a Ciocca cos’abbia detto ai ragazzi nell’intervallo: “Assolutamente nulla. Ero troppo sconfortato perché non avevo visto in campo la mia squadra.”
Tabellini:
Friuladria Pienne: Toscano 1, Di Prampero 2, Colamarino 13, Nobile 14, Palombita 8, Ferrari 18, Begiqi NE, Varuzza 3, Zambon 7, Visentin, All. Ciocca
Orthos Lugo: Montanari 12, Ruini 12, Bertocco 6, Zanoni, Baroncini NE, Villani 12, Legnani 5, Romagnoli NE, Farioli 8, Chiappelli 6 All: Ortasi Usciti per cinque falli: Ruini, Bertocco e Legnani