Pordenone Fc: Ramarri al Bottecchia C’è il piano “segreto” per la prima in casa
Il Nuovo Pordenone Fc fondato da Gian Paolo Zanotel vuole a tutti i costi giocare la prima partita di campionato in casa. E cioè al Bottecchia, non al Tognon di Fontanafredda come attualmente prevederebbe la tabella di marcia. E nonostante lo scetticismo del Comune, ben espresso negli scorsi giorni dal “niet” pronunciato dall’assessore allo Sport, Walter De Bortoli, ha messo a terra un piano per farcela e quindi per accontentare i propri tifosi: la strategia prevederebbe la disputa della prima gara - il 15 settembre contro la Gemonese - sul terreno “malconcio” del Bottecchia, per poi avviare i la- vori di risanamento dopo il match, approfittando del turno di riposo dei neroverdi e della successiva partita in trasferta.
Prima in casa al Bottecchia? Secondo Gian Paolo Zanotel, numero uno del Nuovo Pordenone, si può eccome. E lo staff neroverde sta lavorando a 100 all’ora per riuscirci.
«Stiamo cercando di capire quale sia il modo migliore per muoverci - spiega il patron che ha firmato la rinascita dei ramarri dopo il fallimento del vecchio Pordenone Calcio -. L’ultima manifestazione legata al ciclismo su pista è in calendario il 4 settembre. Sappiamo che al terreno di gioco dello stadio Bottecchia servirebbero un trattamento e circa un mese di riposo. Ma ci sarebbe una strada: iniziare questo trattamento dal 15 di settembre in poi».
Ed è un percorso lineare, perché in questo modo il Pordenone si troverebbe a dover giocare sul terreno così com’è per una sola partita, quella d’esordio contro la Gemonese domenica 15 settembre, quando scatterà ufficialmente il campionato regionale di Promozione. Dopo, il campo e l’erba del Bottecchia potrebbero ricevere il trattamento che serve dopo l’intensa stagione su pista, perché i neroverdi tornerebbero a giocare in casa in pratica solamente ad inizio ottobre.
«Saranno i tecnici che hanno in cura il campo - spiega ancora Zanotel - a dirci se si può fare».
Alle spalle di tutto, un mezzo braccio di ferro con il Comune. Il Pordenone vorrebbe giocare al Bottecchia la prima di campionato (contro la Gemonese il 15 settembre) contando su una rapida operazione di rimessa a nuovo del campo. Il Comune però è per la linea del rispetto dei patti e spinge per il Tognon di Fontanafredda. Dal giorno del raduno del nuovo Pordenone targato Zanotel si era detto che molto probabilmente l’esordio stagionale sarebbe avvenuto allo stadio di Fontanafredda, impianto per il quale la Regione negli anni ha speso circa 3 milioni di euro proprio per farci giocare i “vecchi” ramarri che allora erano di Mauro Lovisa. Ora però si cerca uno spiraglio per entrare al velodromo Bottecchia già alla prima di campionato, il 15 giugno contro la Gemonese in Promozione. Lo vorrebbero in primis i tifosi, ma anche la società sotto traccia sta pensando di premere per arrivare a un risultato che rientrerebbe nelle speranze del club e dei supporter. In fondo - questo il pensiero che filtra dai vertici del sodalizio neroverde - non sarebbe impossibile lavorare nella seconda settimana di settembre per rimettere in sesto il manto erboso. È quello, infatti, il principale problema che presenta oggi lo stadio Bottecchia di Pordenone. La stagione di ciclismo su pista è stata intensa e non è ancora finita.