Basket: HORM Pordenone, considerazioni sul nuovo roster
Sono giunte al termine le prime tre settimane di preparazione del SBP. Nel mezzo sono state disputate quattro partite, da cui sono emerse alcune novità, di cui la più significativa riguarda la ratio con cui è stata costruita la squadra quest'anno. La stagione passata, ma anche la precedente con alla guida Starnoni, i giochi passavano per la gran parte all'interno: due anni fa su Mandic e lo scorso anno sulla coppia Mozzi/Mandic. Dopo le prime uscite di questo inizio stagione, abbiamo constatato come il gioco faccia molto riferimento sui nuovi, tutti buoni (vedremo nel tempo se ottimi), tiratori dall'arco. A livello concettuale risulta essere molto interessante l'acquisizione di Farina che ci mette in disponibilità un lungo capace di aprire il campo, essere pericoloso dall'arco e liberare dalla pressione dei raddoppi il nostro centro. È del tutto evidente che, perché l'operazione riesca, gli esterni dovranno essere capaci di realizzare con buone percentuali, senza però essere poco efficaci sotto il profilo difensivo. I tiratori, in genere, non sono merce rara, lo sono quando vogliamo siano efficaci anche in fase difensiva: del resto è facile capire come sia più semplice trovare vantaggi e quindi un buon tiro a partire da un pallone recuperato o, in genere, da una situazione di gioco rapida e con ritmo. Dopo le prime uscite abbiamo visto che Venuto, Cagnoni, Cardazzo e Farina posseggono le giuste qualità per essere determinanti nelle due fasi. È presto per dire se la campagna di rafforzamento sia stata buona, quel che è certo è che è stata ben studiata.
Il prossimo appuntamento per vedere eventuali progressi dei ragazzi di coach Milli è per venerdì prossimo alle ore 19 al PalaMicheletto di Sacile, dove la Horm SBP incontrerà i padroni di casa dell'Humus in occasione di un torneo quadrangolare organizzato dai nostri avversari.