Pordenone Calcio: Marco Michelin tra ricordi e premiazioni
Mentre ancora il Pordenone non ha tesserato alcun giovane per l'attività di base (Piccoli amici e primi calci), c'è in città un tifoso particolare che il neroverde lo sente cucito addosso come una seconda pelle e che nelle ultime settimane non è riuscito a non ricordare le ricorrenze speciali del club di via Villanova di Sotto. Lo ha fatto - e come altrimenti per uno specialista come lui - attraverso i suoi canali social ricordando in primis il compleanno del Pordenone con un post diventato sul web "virale".
Parliamo di Marco Michelin, meglio conosciuto al popolo neroverde con l'appellativo Mika, ex responsabile della comunicazione del Pordenone Calcio (sono circa 15 anni i suoi trascorsi al De Marchi) e oggi social media manager del Cosenza in Serie B. Lo scorso primo ottobre infatti il Pordenone Calcio ha compiuto 103 anni. Per questo evento non c'è stata nessuna festa per i tifosi neroverdi, che oggi stanno vivonedo il periodo più difficile della loro storia calcistica. I campionati sono tutti oramai iniziati e non hanno più nessuna squadra da tifare. Da mesi, dopo l'istanza di fallimento presentata dalla procura di Pordenone, prosegue una situazione di limbo in cui non è chiaro quale sarà il futuro. Un passo avanti è stato fatto dall'affiliazione concessa dal Comitato Regionale per una ripartenza dai più piccoli per poi ambire ad squadra in una Terza categoria ma dalla prossima stagione se tutto filerà per il verso giusto.
Festa neroverde non c'è stata neanche al Memorial Willi Gobbo che dopo sei anni non ha visto la partecipazione del Pordenone Calcio e dei suoi sostenitori. Come non biasimare questi ultimi, quelli del tifo organizzato, senza una squadra da tifare e impegnati, con la manifestazione in pieno svolgimento, a tappezzare la città di adesivi con la scritta: "Lovisa vattene!". Anche in questo caso Marco non poteva dimenticare l'amico di tanti anni scomparso prematuramente.
"Willy in quegli anni era una colonna insostituibile del centro sportivo De Marchi e giustamente oggi viene ricordato con grande affetto da chi ha avuto la fortuna di conoscerlo sia al Fiume Veneto che al Pordenone. I giovani ramarri, che Willy accoglieva a pranzo dopo la scuola, e tutto l’ambiente neroverde gli volevano un gran bene. Un affetto contraccambiato. Un appuntamento fisso con lui - ricorda Mika - era in occasione delle partite interne del Pordenone al Bottecchia. Tutti si fermavano da lui al chiosco sotto la tribuna per gustare il panino che preparava per tutti dopo aver grigliato tutta la mattinata".
Durante la sua lunga militanza, diventata negli anni fede neroverde, Marco (assieme ai suoi collaboratori), grazie alla sua lungimiranza sui social, è riuscito a far conoscere il "piccolo" Pordenone a tutta Italia raccontandone le gesta sportive attraverso post diventati sempre più virali. Come non ricordare quello della partita di San Siro con 3000 cuori neroverdi a seguito o quello della promozione in serie B?. Creazioni valse il primo premio all'Overtime, il Festival Nazionale del Giornalismo Sportivo e Racconto. In città tutti hanno avuto davvero piacere nell'apprendere del successo di Marco, un figlio del Pordenone Calcio diventato oggi una eccellenza cittadina.